Franti. Perché era lì : Antistorie da una ban non classificata [texte imprimé] . - Torino [Italia] : Nautilus, 2015 . - 306 p. [320 p. avec les annexes] : ill. ; 22 cm + 1 DVD (quelques chansons et vidéos d'époque). Langues : Italien ( ita)
Catégories : |
ALTERNATIVE ; ITALIE:Histoire:1968->2002 ; MUSIQUE:Punk
|
Résumé : |
"Una non storia di una folk rock punk hardcore band.
Nel settantasei tre studenti a Torino mettono su un complesso. Lo chiamano Franti, bastardi loro, bastardo lui, suonano mettendo dentro tutto quello che incrociano, musiche, poesie, film, cartoni animati, cortei, gioia, rabbia, camionette della polizia, sassi volanti, lacrimogeni, gonne a fiori, capelli lunghi, Pavese, Dostoevskij e Che Guevara. Altri si uniscono, altri se ne vanno, ma sempre avanti a scrivere canzoni, incidere dischi, suonare dal vivo, non solo per portare avanti l’idea della libertà e dell’indipendenza, ma per vivere, vivere la musica, e vivere la vita, senza forzature e senza scadenze. Franti diventa una formazione variabile che sperimenta varie forme espressive senza nessuna concezione o reverenza verso qualunque stile o moda. Come dicono loro: “Noi siamo un gruppo musicale autonomamente definitosi, nella misura in cui reputiamo la cultura antagonista nei contenuti e, soprattutto, nelle forme uno specifico motore rivoluzionario del movimento. Pensare, discutere, suonare, scrivere, sperimentare cose che hanno sempre fatto parte del nostro modo di essere come collettivo di persone, in questi anni fuori da ogni business e logica di mercato.”
Perché era lì Franti è un libro che parla della band, ma non solo, parla di anarchia, di montagne ribelli, dell’India misteriosa, di posti occupati, di lunghi viaggi in macchina, di sogni, di suoni che scorrono tra le parole stampate, che rimbalzano sui due punti, si insinuano tra le virgolette; ogni tanto esce tra le righe la voce di Lalli e, se non ti soffermi troppo sulle immagini, il sax di Stefano ti fa voltare pagina, mentre basso e batteria di Massimo e Marco ti cullano. Se ti soffermi a pensare ad occhi chiusi quello che hai letto e infine se provi a chiudere il libro la chitarra di Vanni te lo impedisce mentre Toni Ciavarra sorride dall’alto." [résumé site web de l'éditeur, consulté 08/2022]
Table:
- Trecento parole / Ex Vanni
- Il giardino delle quindici pietre / Luca Buonaguidi
- Pietra n. 1 La conquista dell'inutile / Paolo Vincenti, Elena Battaglia
- Il corpo di Mallory / Luca Bonaguidi
- Pietra n. 2 Un bel modo di rimanere vivi / Guido Rossetti
- Pietra n. 3 I Franti, Beckett, Captain America, La Sciamano, il Vino, i joint di eucalipto e i sogni di fuga / Roberto Banchini
- Un pugno di pietre / Luca Buonaguidi
- Pietra n. 4 La prova dell'esistenza / Marco Tangocci
- La verità è una terra senza sentieri / Luca Bonaguidi
- Pietra n. 5 Il suono del comunismo / Stefano Giaccone
- Mi piace ciò che brucia / Luca Bonaguidi
- Pietra n. 6 Narcolessia, Torino anni Ottanta / Miro Sassolini
- Pietra n. 7 Cantare negli anni Ottanta / Miro Sassolini
- Un sorriso sprezzante / Luca Bonaguidi
- Pietra n. 8 Franti, Ernesto Derossi, Garrone, io, gli anarchici e il cinema / Luigi Bontempi
- Pietra n. 9 Ivan Della Mea, libertario comunista / Serena Andreini
- Pietra n. 10 Kit di sopravvivenza frantiano / Lorenzo Mei
- Siamo cani, respirate
- Pietra n. 11 Franti Family Tree / Alessandro Corsi
- Le loro voci
- Pietra n. 12 Untreu, la pietra infedele: frammenti di memoria, materiali video e sonori / Claudio Paletto, Stefano Giaccone
- A volte mi taglia la strada, l'ombra
- Pietra n. 13 Intervista a Luigi, Claudio, Lalli / Stefano Giaccone
- Lasciateci sentire ora
- Pietra n. 14 Fotografie / Andrea Lippi, Pasquale Moffa, Simone Manzi, Andrea Pucci
- Sopra un terrazzo marino / Hugh MacDiarmid
- Pietra n. 15
Annessi |
Note de contenu : |
Table détaillée |
Mention de responsabilité : |
a cura di Cani Bastardi |
Permalink : |
https://www.cira.ch/catalogue/index.php?lvl=notice_display&id=316552 |
Titre : |
Franti. Perché era lì : Antistorie da una ban non classificata |
Type de document : |
texte imprimé |
Editeur : |
Torino [Italia] : Nautilus |
Année de publication : |
2015 |
Importance : |
306 p. [320 p. avec les annexes] |
Présentation : |
ill. |
Format : |
22 cm |
Accompagnement : |
1 DVD (quelques chansons et vidéos d'époque) |
Langues : |
Italien (ita) |
Catégories : |
ALTERNATIVE ; ITALIE:Histoire:1968->2002 ; MUSIQUE:Punk
|
Résumé : |
"Una non storia di una folk rock punk hardcore band.
Nel settantasei tre studenti a Torino mettono su un complesso. Lo chiamano Franti, bastardi loro, bastardo lui, suonano mettendo dentro tutto quello che incrociano, musiche, poesie, film, cartoni animati, cortei, gioia, rabbia, camionette della polizia, sassi volanti, lacrimogeni, gonne a fiori, capelli lunghi, Pavese, Dostoevskij e Che Guevara. Altri si uniscono, altri se ne vanno, ma sempre avanti a scrivere canzoni, incidere dischi, suonare dal vivo, non solo per portare avanti l’idea della libertà e dell’indipendenza, ma per vivere, vivere la musica, e vivere la vita, senza forzature e senza scadenze. Franti diventa una formazione variabile che sperimenta varie forme espressive senza nessuna concezione o reverenza verso qualunque stile o moda. Come dicono loro: “Noi siamo un gruppo musicale autonomamente definitosi, nella misura in cui reputiamo la cultura antagonista nei contenuti e, soprattutto, nelle forme uno specifico motore rivoluzionario del movimento. Pensare, discutere, suonare, scrivere, sperimentare cose che hanno sempre fatto parte del nostro modo di essere come collettivo di persone, in questi anni fuori da ogni business e logica di mercato.”
Perché era lì Franti è un libro che parla della band, ma non solo, parla di anarchia, di montagne ribelli, dell’India misteriosa, di posti occupati, di lunghi viaggi in macchina, di sogni, di suoni che scorrono tra le parole stampate, che rimbalzano sui due punti, si insinuano tra le virgolette; ogni tanto esce tra le righe la voce di Lalli e, se non ti soffermi troppo sulle immagini, il sax di Stefano ti fa voltare pagina, mentre basso e batteria di Massimo e Marco ti cullano. Se ti soffermi a pensare ad occhi chiusi quello che hai letto e infine se provi a chiudere il libro la chitarra di Vanni te lo impedisce mentre Toni Ciavarra sorride dall’alto." [résumé site web de l'éditeur, consulté 08/2022]
Table:
- Trecento parole / Ex Vanni
- Il giardino delle quindici pietre / Luca Buonaguidi
- Pietra n. 1 La conquista dell'inutile / Paolo Vincenti, Elena Battaglia
- Il corpo di Mallory / Luca Bonaguidi
- Pietra n. 2 Un bel modo di rimanere vivi / Guido Rossetti
- Pietra n. 3 I Franti, Beckett, Captain America, La Sciamano, il Vino, i joint di eucalipto e i sogni di fuga / Roberto Banchini
- Un pugno di pietre / Luca Buonaguidi
- Pietra n. 4 La prova dell'esistenza / Marco Tangocci
- La verità è una terra senza sentieri / Luca Bonaguidi
- Pietra n. 5 Il suono del comunismo / Stefano Giaccone
- Mi piace ciò che brucia / Luca Bonaguidi
- Pietra n. 6 Narcolessia, Torino anni Ottanta / Miro Sassolini
- Pietra n. 7 Cantare negli anni Ottanta / Miro Sassolini
- Un sorriso sprezzante / Luca Bonaguidi
- Pietra n. 8 Franti, Ernesto Derossi, Garrone, io, gli anarchici e il cinema / Luigi Bontempi
- Pietra n. 9 Ivan Della Mea, libertario comunista / Serena Andreini
- Pietra n. 10 Kit di sopravvivenza frantiano / Lorenzo Mei
- Siamo cani, respirate
- Pietra n. 11 Franti Family Tree / Alessandro Corsi
- Le loro voci
- Pietra n. 12 Untreu, la pietra infedele: frammenti di memoria, materiali video e sonori / Claudio Paletto, Stefano Giaccone
- A volte mi taglia la strada, l'ombra
- Pietra n. 13 Intervista a Luigi, Claudio, Lalli / Stefano Giaccone
- Lasciateci sentire ora
- Pietra n. 14 Fotografie / Andrea Lippi, Pasquale Moffa, Simone Manzi, Andrea Pucci
- Sopra un terrazzo marino / Hugh MacDiarmid
- Pietra n. 15
Annessi |
Note de contenu : |
Table détaillée |
Mention de responsabilité : |
a cura di Cani Bastardi |
Permalink : |
https://www.cira.ch/catalogue/index.php?lvl=notice_display&id=316552 |
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